LETTURE BIBLICHE DEL 2 SETTEMBRE 2001
XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Filo conduttore - L'umiltà è condizione indispensabile per potersi accostare a Dio, percepire la rivelazione delle sue qualità, tesserne le lodi, chiedere aiuto, riconoscersi bisognosi, essere a Lui accetti. Dio, infatti, si nega ai superbi e ai sapienti e si rivela agli ultimi. A coloro che sanno di non avere nulla sarà dato il possesso del cielo e la gioia di accostarsi direttamente a Dio.
Prima lettura (Siracide 3, 19-31 passim)
Figlio, nella tua attività sii modesto,
sarai amato dall'uomo gradito a Dio.
Quanto più sei grande, tanto più umiliati,
così troverai grazia davanti al Signore;
perché dagli umili Egli è glorificato.
Una mente saggia medita le parabole,
un orecchio attento è quanto desidera il saggio.
L'acqua spegne un fuoco acceso, l'elemosina espia i peccati.
Seconda lettura (Ebrei 12, 18-24 passim)
Fratelli, voi non vi siete accostati a un luogo tangibile e a un fuoco ardente , né a oscurità, tenebra e tempesta, né a squillo di tromba e a suono di parole, mentre quelli che lo udivano scongiuravano che Dio non rivolgesse più a loro la parola.
Voi vi siete accostati al monte di Sion e alla città del Dio vivente, alla Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, all'adunanza festosa e all'assemblea dei primogeniti iscritti nei cieli, al Dio giudice di tutti e agli spiriti dei giusti portati alla perfezione, al Mediatore della Nuova Alleanza.
Vangelo (Luca 14, 1-14 passim)
Avvenne un sabato che Gesù era entrato in casa di uno dei capi dei farisei per pranzare e la gente stava ad osservarlo.
Osservando poi come gli invitati sceglievano i primi posti, disse loro una parabola: "Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più ragguardevole di te e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: Cedigli il posto! Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto. Invece quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perché venendo colui che ti ha invitato ti dica: Amico, passa più avanti. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato".
Disse poi a colui che l'aveva invitato: "Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch'essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando dai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti".