LETTURE BIBLICHE DELL'11
FEBBRAIO 2001
VI DOMENICA - ANNO C -
GIORNATA DELL'AMMALATO
Filo conduttore - La sequela di Gesù
comporta l'accettazione di valori nuovi, opposti a quelli sbandierati dalla
mentalità comune. Povertà, fame, sofferenza, disistima diventano segni della
benevolenza divina e schiudono le porte del godimento eterno. Al cristiano
viene chiesto di riporre la sua fiducia in Dio con la certezza che Egli
realizza le sue promesse, come ha dimostrato risuscitando Cristo dai morti.
Prima lettura (Geremia 17, 5-8)
Così
dice il Signore: "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo,
che pone nella carne il suo sostegno e il cui cuore si allontana dal Signore.
Egli sarà come un tamerisco nella steppa, quando viene il bene non lo vede;
dimorerà in luoghi aridi nel deserto, in una terra di salsedine, dove nessuno
può vivere. Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è sua
fiducia. Egli è come un albero piantato lungo l'acqua, verso la corrente stende
le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi;
nell'anno della siccità non intristisce, non smette di produrre i suoi
frutti".
Seconda lettura (I Corinzi 15, 12-20
passim)
Fratelli,
se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra
voi che non esiste resurrezione dei morti? Se infatti i morti non risorgono,
neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e
voi siete ancora nei vostri peccati. E anche quelli che sono morti in Cristo
sono perduti. Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa
vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini. Ora, invece, Cristo
è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti.
Vangelo (Luca 6, 17-26 passim)
In
quel tempo, Gesù, disceso con i Dodici, si fermò in un luogo pianeggiante.
C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la
Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone. Alzati gli occhi
verso i suoi discepoli, Gesù diceva: "Beati voi poveri, perché vostro è il regno
di Dio. Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora
piangete, perché riderete. Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi
metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come
scellerato, a causa del Figlio dell'uomo. Rallegratevi in quel giorno ed
esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo
stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già la vostra consolazione. Guai a voi che ora siete sazi, perché
avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete.
Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti
facevano i loro padri con i falsi profeti".