LETTURE BIBLICHE DEL 21
GENNAIO 2001
TERZA DOMENICA - ANNO C
Filo conduttore - La comunità cristiana
nasce e cresce in funzione della proclamazione e dell'ascolto della Parola di
Dio, resa viva ed attuale in ogni momento storico dal meticoloso e indispensabile
intervento degli interpreti. Per questa lo Spirito suscita nella comunità, che
è corpo di Cristo, una molteplicità di carismi tra loro strettamente
interconnessi.
Prima lettura (Neemia 8, 2-10 passim)
In
quei giorni, il sacerdote Esdra portò la legge davanti all'assemblea degli
uomini, delle donne e di quanti erano capaci di intendere.
Lesse
il libro sulla piazza davanti alla porta delle Acque, dallo spuntar della luce
fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne e di quelli che erano
capaci di intendere; tutto il popolo porgeva l'orecchio a sentire il libro
della legge. Esdra lo scriba stava sopra una tribuna di legno, che avevano
costruito per l'occorrenza.
Esdra
aprì il libro in presenza di tutto il popolo, poiché stava più in alto di tutto
il popolo; come ebbe aperto il libro, tutto il popolo si alzò in piedi. Esdra
benedisse il Signore Dio grande e tutto il popolo rispose: "Amen,
amen", alzando le mani; si inginocchiarono e si prostrarono con la faccia
a terra dinanzi al Signore.
Il leviti
leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti e con spiegazioni del
senso e così facevano comprendere la lettura. Neemia, che era il
governatore, Esdra sacerdote e scriba e i leviti che ammaestravano il popolo
dissero a tutto il popolo: "Questo giorno è consacrato al Signore vostro
Dio; non fate lutto e non piangete!". Perché tutto il popolo piangeva,
mentre ascoltava le parole della legge.
Poi
Neemia disse loro: "Andate, mangiate carni grasse e bevete vini dolci e
mandate porzioni a quelli che nulla hanno di preparato, perché questo giorno è
consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è
la vostra forza".
Seconda lettura (I Corinzi 12, 12-31)
Fratelli,
come il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo
molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi tutti siamo stati
battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci,
schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito.
Ora
il corpo non risulta di un membro solo, ma di molte membra. Se il piede
dicesse: "Poiché io non sono mano, non appartengo al corpo", non per
questo non farebbe più parte del corpo. E se l'orecchio dicesse: "Poiché
io non sono occhio, non appartengo al corpo", non per questo non farebbe
più parte del corpo. Se il corpo fosse tutto occhio, dove sarebbe l'udito? Se
fosse tutto udito, dove l'odorato?
Ora,
invece, Dio ha disposto le membra in modo distinto nel corpo, come egli ha
voluto. Se poi tutto fosse un membro solo, dove sarebbe il corpo? Invece molte
sono le membra, ma uno solo è il corpo. Non può l'occhio dire alla mano:
"Non ho bisogno di te"; né la testa ai piedi: "Non ho bisogno di
voi". Anzi quelle membra del corpo che sembrano più deboli sono più
necessarie; e quelle parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le
circondiamo di maggior rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggior
decenza, mentre quelle decenti non ne hanno bisogno.
Ma
Dio ha composto il corpo, conferendo maggior onore a ciò che ne mancava, perché
non vi fosse disunione nel corpo, ma anzi le varie membra avessero cura le une
delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se
un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di
Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte.
Alcuni perciò
Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo
come profeti, in terzo luogo come maestri; poi vengono i miracoli, poi i doni di far
guarigioni, i doni di assistenza, di governare, delle lingue.
Sono
forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri?, Tutti operatori di
miracoli? Tutti possiedono doni di far guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti
le interpretano? Aspirate ai carismi più grandi.
Vangelo (Luca 1, 1-4; 4, 14-21)
Poiché
molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di
noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio
e divennero ministri della parola, così ho deciso anch'io di fare ricerche
accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto
ordinato, illustre Teofilo, perché ti possa rendere conto della solidità degli
insegnamenti che hai ricevuto.
In
quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua
fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle sinagoghe e tutti ne
facevano grandi lodi.
Si
recò a Nazaret, dove era stato allevato, ed entrò, secondo il suo solito, di
sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta
Isaia; apertolo, trovò il passo dove era scritto: "Lo Spirito del Signore
è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l'unzione e mi ha mandato per
annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la
liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi e
predicare un anno di grazia del Signore".
Poi
arrotolò il volume, lo consegnò all'inserviente e sedette. Gli occhi di tutti
nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: "Oggi si è adempiuta
questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi".