LETTURE BIBLICHE DEL 25 FEBBRAIO 2001
VIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Filo conduttore - Un albero si giudica dai frutti che produce e un uomo dalle parole che escono dal suo cuore. E' necessario "coltivare" il nostro cuore perché non vi crescano le spine dell'ipocrisia e si rafforzi la fede nell'immortalità futura.
Prima lettura (Siracide 27, 5-8)
Quando si agita un vaglio, restano i rifiuti; così quando un uomo riflette, gli appaiono i suoi difetti.
La fornace prova gli oggetti del vasaio, la prova dell'uomo si ha nella sua conversazione.
Il frutto dimostra come è coltivato l'albero, così la parola rivela il sentimento dell'uomo.
Non lodare un uomo prima che abbia parlato, poiché questa è la prova degli uomini.
Seconda lettura (I Corinzi 15, 54-58)
Fratelli, quando questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura: "La morte è stata ingoiata per la vittoria. Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?"
Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge. Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!
Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.
Vangelo (Luca 6, 39-45)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: "Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt'e due in una buca? Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro.
Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non t'accorgi della trave che è nel tuo? Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.
Non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo.
L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla della pienezza del cuore".