"Cristo, nei giorni della sua vita terrena offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime a colui che poteva liberarlo dalla morte e fu esaudito per la sua pietà. Pur essendo figlio imparò l’obbedienza dalle cose che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza per tutti coloro che gli obbediscono."(Eb. 5,7-9)

Fratelli e sorelle carissimi, in questa Santa Pasqua del Giubileo del 2000, desidero esprimere i miei più sentiti e sinceri sentimenti augurandovi quanto di più grande ogni uomo possa desiderare: donare la nostra vita a Cristo perché questo e l’unico modo di conservarla per la vita eterna.

Preghiamo Cristo, morto e risorto, perché crei in noi un cuore nuovo e puro, capace di amare come ama Dio, di perdonare come perdona Dio, di dimenticare come dimentica Dio e compiere la volontà di Dio come l’ha compiuta Lui stesso.

Auguri e Buona Pasqua!

Sac. Giuseppe Trifirò

Programma della Settima Santa