LETTURE BIBLICHE DEL 24
DICEMBRE 2000
IV DOMENICA D'AVVENTO - ANNO
C
Filo conduttore - Gesù entra nel mondo come
"nato da donna", uomo come noi in tutto e per tutto. Viene per fare
la volontà del Padre, che è quella di salvare gli uomini dal peccato. La sua
presenza arreca gioia e slanci di ringraziamento nei confronti della generosità
di Dio.
Prima lettura (Michea 5, 2-5)
Così
dice il Signore. E tu, Betlemme di Efrata, così piccola per essere fra i
capoluoghi di Giuda, da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in
Israele; le sue origini sono dall'antichità, dai giorni più remoti.
Perciò
Dio li metterà in potere altrui fino a quando colei che deve partorire
partorirà; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele.
Egli
starà là e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore
suo Dio.
Abiteranno
sicuri, perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra e
tale sarà la pace.
Seconda lettura (Ebrei 10, 5-10)
Fratelli,
entrando nel mondo, Cristo dice: "Tu non hai voluto né sacrificio né
offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né
sacrifici per il peccato. Allora ho detto: Ecco, io vengo - poiché di me sta
scritto nel rotolo del libro - per fare, o Dio, la tua volontà".
Dopo
aver detto prima "non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né
offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato", cose tutte che vengono
offerte secondo la legge, soggiunge: "Ecco, io vengo per fare la tua volontà".
Con ciò stesso egli abolisce il primo sacrificio per stabilirne uno nuovo.
Ed
è appunto per quella volontà che noi siamo stati santificati, per mezzo
dell'offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre.
Vangelo (Luca 1, 39-48)
In
quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta
una città di Giuda.
Entrata
nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il
saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di
Spirito Santo ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne, e
benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore
venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il
bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto
nell'adempimento delle parole del Signore".
Allora
Maria disse: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in
Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva".