LETTURE DEL 25 DICEMBRE 2000
NATALE DEL SIGNORE - MESSA
DEL GIORNO
Filo conduttore - Chi è questo bambino
appena nato da Maria? E' il Liberatore del suo popolo, il solo che può parlare
di Dio per esperienza diretta perché è Dio egli stesso, creatore di tutte le
cose, insediato dal principio nel seno del Padre.
Il
grosso rischio, ancora una volta, è che gli uomini non riconoscano in lui la
luce, la giustizia, la verità e la salvezza.
Prima lettura (Isaia 52, 7-10)
Come
sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la
pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza, che dice a Sion:
"Regna il tuo Dio".
Senti?
Le tue sentinelle alzano la voce, insieme gridano di gioia, poiché vedono con i
loro occhi il ritorno del Signore in Sion.
Prorompete
insieme in canti di gioia, rovine di Gerusalemme, perché il Signore ha
consolato il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme.
Il
Signore ha snudato il suo santo braccio davanti a tutti i popoli; tutti
i confini della terra vedranno la salvezza del nostro Dio.
Seconda lettura (Ebrei 1, 1-6)
Dio, che aveva parlato nei
tempi antichi molte volte e in diversi modi ai padri per mezzo dei profeti,
ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio,
che ha costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche
il mondo.
Questo
Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza e
sostiene tutto con la potenza della sua parola, dopo aver compiuto la
purificazione dei peccati si è assiso alla destra della maestà nell'alto dei
cieli, ed è diventato tanto superiore agli angeli quanto più eccellente del
loro è il nome che ha ereditato.
Infatti
a quale degli angeli Dio ha mai detto: "Tu sei mio figlio; oggi ti ho
generato"?. E di nuovo, quando introduce il primogenito nel mondo, dice:
"Lo adorino tutti gli angeli di Dio".
Vangelo (Giovanni 1, 1-18)
In principio
era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli
era in principio presso Dio; tutto è stato fatto per mezzo di lui, e
senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In
lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle
tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.
Venne
un uomo mandato da Dio, e il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
Egli non era la luce, ma doveva rendere testimonianza alla luce.
Veniva nel
mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Egli era nel mondo, e il
mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe. Venne fra la
sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto ha dato potere
di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da
sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati
generati.
E
il Verbo si fece carne, e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua
gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni
gli rende testimonianza e grida: "Ecco l'uomo di cui io dissi: Colui che
viene dopo di me mi è passato avanti,
perché era prima di me". Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto
grazia su grazia. Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la
grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio
nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del
Padre, lui lo ha rivelato.