LETTURE BIBLICHE DEL 5 NOVEMBRE 2000
XXXI Domenica - Anno B
Filo conduttore - Amare Dio con tutte le proprie forze e amare gli altri come se stessi: è questo il concentrato del Cristianesimo. Amare gli altri significa portarli alla conoscenza della buona notizia che la salvezza sta in Gesù, unico nostro intermediario per arrivare a Dio.
Prima lettura (Deuteronomio 6, 2-6)
Mosè parlò al popolo dicendo: "Temi il Signore tuo Dio osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandamenti che io ti do e così sia lunga la tua vita.
Ascolta, o Israele, e bada a metterli in pratica; perché tu sia felice e cresciate molto di numero nel paese dove scorre il latte e il miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutte le tue forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore".
Seconda lettura (Ebrei 7, 23-28)
Fratelli, gli Israeliti sono diventati sacerdoti in gran numero, perché la morte impediva loro di durare a lungo; Cristo invece, poiché resta per sempre, possiede un sacerdozio che non tramonta. Perciò può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, essendo Egli sempre vivo per intercedere a loro favore.
Tale era infatti il sommo sacerdote che ci occorreva: santo, innocente, senza macchia, separato dai peccatori ed elevato sopra i cieli; Egli non ha bisogno ogni giorno, come gli altri sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiché egli ha fatto questo una volta per tutte, offrendo se stesso.
La legge infatti costituisce sacerdoti uomini soggetti all'umana debolezza, ma la parola del giuramento, posteriore alla legge, costituisce il Figlio che è stato reso perfetto in eterno.
Vangelo (Marco 12, 28-34)
In quel tempo, si accostò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?"
Gesù rispose: "Il primo è: Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore: amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questo".
Allora lo scriba gli disse: "Hai detto bene, Maestro, è secondo verità che Egli è l'unico e non v'è altri all'infuori di Lui; amarlo con tutto il cuore e con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di tutti gli olocausti e i sacrifici".
Gesù, vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: "Non sei lontano dal regno di Dio". E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.