LETTURE BIBLICHE DEL 28 MAGGIO 2000

(VI DOMENICA DI PASQUA – ANNO B)

 

FILO CONDUTTORE: L’azione del cristiano deve saper scavalcare ogni barriera e far sì che lo Spirito Santo si effonda anche fuori dei confini della Chiesa. Il cristiano deve impegnarsi perché tutti i popoli conoscano Dio, che è Amore, e ricevano il battesimo nel nome di Gesù. Fare conoscere Dio significa educare tutti all’amore vicendevole.

 

Prima lettura (Atti 10, 25-48 passim)

Avvenne che, mentre Pietro stava per entrare nella casa di Cornelio, questi andandogli incontro si gettò ai suoi piedi per adorarlo. Ma pietro lo rialzò dicendo: "Alzati, anch’io sono un uomo!". Poi, continuando a conversare con lui, entrò e trovate riunite molte persone disse loro: "In verità sto rendendomi conto che Dio non fa preferenze di persone, ma chi lo teme e pratica la giustizia, a qualunque popolo appartenga, è a lui accetto".

Pietro stava ancora dicendo queste cose, quando lo Spirito Santo scese sopra tutti coloro che ascoltavano il discorso. E i fedeli circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che anche sopra i pagani si effondesse il dono dello Spirito Santo; li sentivano infatti parlare lingue e glorificare Dio. Allora Pietro disse: "Forse che si può proibire che siano battezzati con l’acqua questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi?". E ordinò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo. Dopo tutto questo lo pregarono di fermarsi alcuni giorni.

 

 

Seconda lettura (I Giovanni 4, 7-10)

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.

In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui.

In questo sta l’amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è Lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

 

Vangelo (Giovanni 15, 9-17)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: "Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.

Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre, l’ho fatto conoscere a voi.

Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri".