LETTURE BIBLICHE DEL 31 DICEMBRE 2000

SANTA FAMIGLIA - ANNO C

 

Filo conduttore - La famiglia cristiana ha una valenza escatologica: è segno dell'eterna Famiglia, in cui tutti i salvati vivranno uniti al Padre, al Figlio primogenito e allo Spirito Santo. La vita familiare non è un idillio; comporta preoccupazioni e angosce, crisi e difficoltà. Ma anche gioie e soddisfazioni. La parola del Signore invita i figli al rispetto e alla sottomissione verso i genitori e i genitori a sapere "perdere" i figli che scelgono la propria strada. Su tutto deve sempre regnare l'amore reciproco.

 

Prima lettura (Siracide 3, passim)

 

Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli, ha stabilito il diritto della madre sulla prole.

Chi onora il padre, espia i peccati; chi onora la madre è come chi accumula tesori.

Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.

Chi onora il padre vivrà a lungo; chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre.

Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita.

Anche se perdesse il senno, compatiscilo e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore.

Poiché la pietà verso il padre non sarà dimenticata, ti sarà computata a sconto dei peccati.

 

Seconda lettura (Colossesi 3, 12-21)

 

Fratelli, rivestitevi, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza; sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri.

Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Al di sopra di tutto poi vi sia la carità, che è il vincolo della perfezione. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate riconoscenti!

La parola di Cristo dimori tra voi abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. E tutto quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.

Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore.

Voi, mariti, amate le vostre mogli e non inaspritevi con esse.

Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore.

Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino.

 

Vangelo (Luca 2, 41-52)

 

I genitori di Gesù si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua.

Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.

Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte.

Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: "Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo". Ed egli rispose: "Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?". Ma essi non compresero le sue parole.

Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.