NESSUNO VIVA IN SOLITUDINE

Significato e impegno della Festa della Visitazione

 

di Antonella Giunta

 

In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda.Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce:Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore”. (Luca 1, 39-45)

La Vergine Benedetta ha detto il Sì coraggioso della fede e dell’obbedienza accogliendo Dio nel suo limpido cuore. E subito si è messa in viaggio lasciando la propria casa, per diventare missionaria dell’Amore di Dio. È  andata a far visita ad Elisabetta per accudirla ed aiutarla, ma soprattutto per cantare la fede davanti a lei, davanti agli uomini e ai piccoli di tutta la terra e di tutti i tempi, che riconoscono in Lei la Madre.       

 

Maria viene a far visita ad ognuno di noi ogni giorno, in ogni momento, triste e gioioso, della vita. Chissà quante volte siamo stati capaci di accoglierla, veramente, nel nostro cuore, nelle nostre case, nel nostro vivere quotidiano?

 

Oggi ci ritroviamo in un momento critico e alquanto difficile per la nostra fede, abbiamo perso di vista i veri valori della vita, i veri sentimenti. Ma se solo ci fermassimo, appena un istante, a riflettere, se solo mettessimo noi stessi un gradino più in basso di chi ci sta accanto, forse potremmo conoscerci meglio ed amarci l’un l’altro. Imparando a  rispettare se stessi e gli altri, riconoscendo le proprie timidezze , ammettendo senza vergogna i propri limiti, impareremmo a riscoprirci semplicemente umili uomini che vogliono compiere un primo passo per accogliere Maria, quale splendido modello ed esempio di vita.

 

 Maria è la Madre amabile che ha donato il suo unico Figlio per la salvezza dell’umanità.

 

Ed allora quale migliore occasione per concretizzare il nostro affetto, il nostro ringraziamento, le nostre preghiere unite in un’unica voce, se non questa giornata, il 2 luglio, come è per tradizione, onorando Mar ia, Madonna della Visitazione e Patrona del paese.  È  vero che le tradizioni sono ritenute, a volte,  ripetitive e noiose, soprattutto dai giovani, ma è pur vero che la tradizione è un patrimonio culturale trasmesso di generazione in generazione e, in questo caso, è un rinnovarsi dell’Amore e della fede in Maria.

 

 Sia questo un momento per innalzare il nostro grazie alla Madre Celeste, con la gioia di partecipare alla celebrazione camminando insieme e ricordando ciò che Lei vuole insegnarci: nessuno di noi può vivere in solitudine e tutti abbiamo bisogno di ricevere affetto.

 

Questo momento di preghiera sia anche un’occasione per stringere una calda amicizia, lasciandoci guidare dalla nostra Patrona, affinché Lei stessa sia la nostra Madre, la nostra Maesta e la nostra Amica per sempre.

 

Con tanta sincerità e benevolenza chiediamole di pregare per noi e con noi, perché la speranza, nei nostri cuori, non muoia mai, perché le nostre parrocchie siano Cenacoli viventi, dove ogni giorno discende lo Spirito di Gesù ad inviare nuovi segni di Risurrezione per le vie stanche del mondo, nell’attesa gioiosa dei nuovi cieli e della nuova terra, perché possiamo vivere giorni di pace ed imparare ad amare suo Figlio Gesù che si è fatto uomo come noi chiamandoci fratelli.q