Letture del 6 agosto - ANNO B
TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE
Gesù, ponendo tregua alla comune legge di sofferenza e di oscurità impostasi per salvarci, sale sul monte e lascia risplendere la gloria che colma la sua anima beata. Quali precursori, che preparano le sue vie nei secoli dell'attesa, Elia e Mosè - la Profezia e la Legge - si trovano con Cristo al punto di arrivo, e, facendo omaggio alla loro missione, scompaiono alla voce del Padre che dice: "Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltateLo". Lo splendore di Cristo eclissa cosi per sempre i bagliori del Sinai e dell'Oreb: non più una legge di servitù incisa su pietra, ma la "Manifestazione" del legislatore in persona che viene a regnare sui cuori con lo splendore della sua grazia liberante, in vista della gloria futura in cui è giunta finalmente "allo stato perfetto, alla piena maturità di Cristo, sarà da Lui presentata al Padre quale Sposa risplendente della stessa luce di Dio".
Prima lettura (7, 9-10.13-14)
Dal libro del profeta Danièle
Io continuavo a guardare, quand'ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise. La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente. Un fiume di fuoco scendeva dinanzi a lui, mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano. La corte sedette e i libri furono aperti. Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco apparire, sulle nubi del cielo, uno, simile ad un figlio di uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui, che gli diede potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano; il suo potere è un potere eterno, che non tramonta mai, e il suo regno è tale che non sarà mai distrutto.
Parola di Dio.
Seconda lettura (1, 16-19)
Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo
Carissimi, non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. Egli ricevette infatti onore e gloria da Dio Padre quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto". Questa voce noi l'abbiamo udita scendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte. E così abbiamo conferma migliore della parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l'attenzione, come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori.
Parola di Dio.
Vangelo (9, 2-10)
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra Potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè, che discorrevano con Gesù.
Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: "Maestro, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia! ". Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo spavento. Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra e uscì una voce dalla nube: " Questi è il Figlio mio prediletto: ascoltatelo! ". E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risuscitato dai morti. Ed essi tennero per sé la cosa, domandandosi però che cosa volesse dire risuscitare dai morti.
Parola del Signore.
Nota: Oggi è anche la XVIII DOMENICA PER ANNUM (Anno B). E' possibile che vengano lette in luogo delle letture di cui sopra, le seguenti letture.